Microonde pericoloso? Smentiamo i falsi miti e le paure diffuse!
Il forno a microonde è oggi uno tra gli elettrodomestici più presenti nelle nostre case. Piccolo e pratico, ci permette di riscaldare, scongelare ma soprattutto cucinare ricette veloci che in molti casi si sposano alla perfezione con i ritmi serrati della nostra routine quotidiana.
Essendo un dispositivo molto comune, sorprende che ancora oggi circolino sul suo conto diverse leggende metropolitane secondo le quali sarebbe pericoloso per la nostra salute. È però chiaro che, proprio per via della sua diffusione nelle nostre cucine, la curiosità sul suo reale funzionamento e la paura che in qualche modo possa essere nocivo possono fare presa su un numero ampio di utilizzatori.
Vediamo allora di risolvere con la massima serenità, e soprattutto con l’ausilio di informazioni confermate dalla scienza ormai da diversi anni, il terrore che cucinare col microonde sia pericoloso.
Le preoccupazioni sul microonde: quali sono le paure diffuse?
Come prima cosa facciamo una raccolta dei principali falsi miti sul conto dei rischi più o meno gravi associati alla cucina col microonde ritenuta da alcune persone una sorta di “diavoleria moderna” sebbene il brevetto del primo forno che sfrutta questa tecnologia risale addirittura al 1946 e il primo modello industriale fu commercializzato nel 1947. Insomma, “moderno” è un parolone e anzi, probabilmente guardando la data di nascita sulla carta di identità il microonde è ben più vecchio di molti suoi “attempati” sostenitori.
Radiazioni, Microonde e Cancro
Molti individui temono che l’utilizzo del microonde possa causare il cancro, ma non ci sono evidenze di questa tesi. L’associazione infondata tra uso del forno a microonde per cucinare e rischio di cancro è basata principalmente sul fatto che la tecnologia del microonde funziona attraverso l’emissione di radiazioni a bassa radiofrequenza con le quali scalda il cibo (potete approfondire a questa pagina i principi fisici di funzionamento del microonde). Nella mente di alcune persone la parola “radiazioni” è sufficiente per evocare il terrore della radioattività e dei suoi terribili effetti, ma le due cose non sono collegate: ci sono radiazioni e “radiazioni” (anche la luce del sole è una radiazione).
Quelle usate dal microonde, in particolare, come dice anche il sito dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro “sono dotate di una bassa quantità di energia” che di conseguenza non sono in grado di “modificare la struttura subatomica della materia e quindi di indurre alterazioni del DNA che possono aumentare il rischio di cancro”. Trovate la pagina informativa completa su microonde e cancro sul sito dell’AIRC a questo link. Vi lasciamo di seguito anche il video, molto chiaro, che sfata questo falso mito che è duro a morire.
Insomma, le radiazioni prodotte dal forno a microonde non sono in grado di danneggiare le cellule del nostro organismo: la scienza ha dimostrato che il microonde non è cancerogeno e che da questo punto di vista non ha effetti negativi sulla salute. Non ci sono motivi per cui il forno a microonde dovrebbe essere associato ad un rischio maggiore di cancro rispetto ad altri metodi di cottura.
Le preoccupazioni sulle radiazioni sono inoltre da considerarsi doppiamente infondate, perché non solo non fanno male come si teme, ma per di più il microonde è progettato proprio per evitare che queste fuoriescano dal forno. Secondo il Ministero della Salute, il microonde è sicuro e non comporta rischi per la salute se utilizzato correttamente.
Cibo meno nutriente
Dal momento che è stato dimostrato che il microonde non nuoce direttamente agli esseri umani, non potevano non sollevarsi nuove teorie (campate in aria come le prime) sul fatto che usarlo per cucinare determinasse un degrado nutrizionale dei cibi, ossia cibo meno nutriente. Su questo aspetto, non solo non è mai stata trovata alcuna evidenza scientifica, ma addirittura alcuni studi hanno messo in luce che la cottura al microonde può preservare meglio i nutrienti dei cibi, poiché utilizza tempi di cottura ridotti rispetto ad altri sistemi tradizionali e quindi le sostanze si deteriorano di meno.
Insomma, dal punto di vista nutrizionale e della salute, in realtà, cucinare col microonde può essere un metodo con diversi vantaggi rispetto ad altri sistemi (trovi tutti i vantaggi del microonde raccolti su questa pagina).
Ora che abbiamo smentito le errate credenze contro il microonde, occupiamoci dei rischi reali per la nostra salute connessi al suo uso, perché ci sono!
I veri rischi per la salute
Se prendessimo una bistecca e la mettessimo a grigliare su una padella tutta di ghisa, e dopo alcuni minuti di cottura a fuoco alto prendessimo il manico con la mano provocandoci una terribile scottatura, potremmo per questo motivo generalizzare e sostenere che “cucinare con le padelle” fa male alla salute?
Col microonde il discorso è molto simile. Una volta capito il suo funzionamento e usato nel modo corretto, non ci sono rischi per la nostra salute. Per capire meglio la questione, vediamo qualche caso in cui il microonde fa male realmente.
Quando il microonde fa male
- Benché funzioni con una temperatura controllata, il microonde può causare scottature o incidenti domestici al pari di altri sistemi di cottura. Ad esempio, se quando vogliamo prendere una teglia di melanzane alla parmigiana nel forno avvertiamo subito il calore aprendo lo sportello e ci ricordiamo di mettere dei guanti o almeno delle presine, col microonde non abbiamo questo “avvertimento” e possiamo ritrovarci ad agguantare una ciotola di vetro che può scottarci.
- Può provocare la formazione di sostanze chimiche dannose se i contenitori utilizzati non sono a prova di microonde, come ad esempio alcuni contenitori di plastica senza l’apposito simbolo (potete approfondire leggendo la nostra guida su cosa non mettere in microonde). Ovviamente questo non è un limite rispetto ad altri tipi di cottura, perché se mettessimo lo stesso contenitore di plastica in una padella sul fuoco, o nel forno tradizionale, ci ritroveremmo con lo stesso problema.
- Rispetto ad altri sistemi di cottura, è meno affidabile nell’uccidere tutti i batteri presenti nel cibo di determinati alimenti, soprattutto quelli più solidi e con minore contenuto di acqua. In questi alimenti la concentrazione delle molecole di H2O non è omogenea e perciò essi raggiungono le temperature vicino ai 100 gradi in modo non uniforme, di conseguenza in alcuni punti i batteri moriranno ma in altri, se il cibo non viene cotto con attenzione fino alla fine, resteranno in vita. In parole povere, a seconda dell’alimento in questione, il microonde risulta meno efficace rispetto ad altri sistemi di cottura nella sterilizzazione del cibo. giusto per fare un esempio, una qualunque verdura fresca, ricca d’acqua, non avrà problemi a cuocere uniformemente, mentre diverso sarà l’effetto sul pollo, che per questo motivo potrebbe essere più sicuro cuocere in altro modo.
In generale abbiamo visto come i rischi per la salute connessi all’uso del forno al microonde esistono, ma innanzitutto non sono quelli allarmanti che le persone poco e male informate vorrebbero farci credere, e poi si prevengono facilmente usando il microonde in modo corretto, facendo attenzione anche alla necessaria manutenzione e pulizia.
In conclusione, il microonde non fa male alla salute se utilizzato correttamente. La paura legata all’utilizzo del microonde è spesso causata da miti e leggende metropolitane che non hanno alcuna base scientifica. È importante conoscere le regole per la cottura al microonde e utilizzare contenitori adatti per evitare rischi la salute. Il microonde, infine, presenta numerosi vantaggi, come la velocità di cottura e la preservazione dei nutrienti dei cibi.